CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA
FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
C, Mannino, M5S
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AIA
Gestori di installazioni
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Chiarire se gli obblighi e i termini concernenti la relazione di riferimento — fissati con il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 13 novembre 2014— trovino automatica e immediata applicazione anche rispetto ai gestori in possesso di autorizzazione integrata rilasciata dalle regioni ovvero debbano essere recepiti con appositi atti di competenza regionale.
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Viene evidenziato, tra l’altro che:
– riguardo i criteri direttivi con cui effettuare le valutazioni tecniche nei singoli casi, la circolare non appare uno strumento adeguato, poiché in merito la competenza è stata assegnata dalla legge alle singole autorità competenti e queste (nell’ambito del coordinamento ex articolo 29-quinquies, del D.lgs152/2006) non hanno a riguardo concordato una linea d’azione comune.
-riguardo ai tempi per la presentazione delle relazioni di riferimento da parte di installazioni ad Aia regionale le decisioni spettano alle singole autorità competenti, mentre il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare può solo indicare ad esempio come gestisce i procedimenti di sua competenza. Al riguardo, in sede di Coordinamento si è giunti ad una posizione condivisa da parte di tutte le Regioni, che potrà essere oggetto di una prossima linea di indirizzo ministeriale. Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti
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Interrogazione a risposta scritta
A. Spesotto, M5S
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Composizione commissione VIA
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Indicare quali iniziative intendano intenda assumere, anche sul piano normativo, per assicurare l’assenza conflitti di interesse per i titolari delle cariche appartenenti alle commissioni di valutazione di impatto ambientale, nonché un congruo rapporto di proporzione fra i diversi tipi di competenze ed esperienze dei componenti scelti atti a garantire le singole professionalità, attraverso parametri di designazione afferenti direttamente alle attività istituzionalmente demandate alle commissioni.
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Viene evidenziato, tra l’altro, che:
-le problematiche sollevate esulano dalla competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, risultando afferenti ad un ambito di funzioni amministrative interamente affidato alle cure delle amministrazioni regionali;
-in sede di conversione del DL 91/2014, all’articolo 12, il legislatore nazionale ha previsto esclusivamente per i componenti della Via nazionale la ripartizione per profili di competenza ed esperienza; – anche gli enti territoriali sono comunque soggetti alle vigenti normative sul conflitto di interesse. Sebbene in taluni procedimenti amministrativi come quelli di valutazione ambientale viga il principio della discrezionalità della pubblica amministrazione, sussistono idonei mezzi di impugnativa avverso gli atti ritenuti illegittimi; –non è escluso nel prossimo futuro un intervento sulle norme primarie per meglio indirizzare le regioni a trovare soluzioni adeguate alle problematiche evidenziate dall’interrogante.
Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti |
CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Mozione
D. Bianchi, AP (NCD-UDC)
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Disoccupazione nel Sud e rilancio
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-Definire linee programmatiche per il riaggancio del Mezzogiorno all’economia del Paese in una prospettiva di recupero di produttività dell’intero sistema economico italiano, puntando sui settori delle infrastrutture e della mobilità, delle reti immateriali e dell’economia digitale, dei distretti portuali e logistici, dell’energia, dell’innovazione tecnologica, della rigenerazione urbana (considerato che l’85 per cento del patrimonio edilizio delle città del Mezzogiorno deve essere riqualificato e/o adeguato);
-definire un insieme coerente di misure di accompagnamento per la quota di riprogrammazione della vecchia programmazione (2007-2013) e di indirizzo vincolato per la nuova programmazione (2014-20),
-promuovere tre grandi iniziative di medio termine: completamento del sistema infrastrutturale, corridoi immateriali nazionali ed europei per investimenti (bonus) in energia, digitale, banda larga e nuove tecnologie, rigenerazione delle aree urbane e dei porti (attraverso agevolazioni fiscali e altre forme di incentivazione);
-affrontare, anche attraverso opportune iniziative normative – anche cogliendo l’opportunità dell’attuazione del piano strategico nazionale della portualità e della logistica e della riforma della pubblica amministrazione – il tema delle aree di sviluppo industriale limitrofe ai porti per favorire la localizzazione attraverso agevolazioni/incentivazioni (fiscali, costi energia, mutui agevolati e altro) di piccole e medie imprese innovative che possono, esportare e/o distribuire (attività manifatturiera/trasformazione, logistica);
-assumere iniziative per liberare le città metropolitane da aggravi pianificatori (anche procedendo alle necessarie iniziative normative) per un nuovo modello di controllo delle trasformazioni territoriali in un quadro di regole e tempi certi e di legalità, riallineando i tempi dei piani, dei progetti e della programmazione, secondo la norma generale che i piani urbanistici e territoriali non possono superare nell’iter di formazione e approvazione i 5 anni, trascorso il quale termine si adottano drastici interventi sostitutivi.
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Mozione
C. Ruoco, M5S
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Abolizione IMU sugli impianti “imbullonati”
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Considerato che il livello di tassazione italiano risulta molto elevato e che l’Imu e la Tasi hanno comportato un raddoppio del prelievo fiscale su negozi, uffici e capannoni – e che, in particolare, l’Imu sugli imbullonati rappresenta “una vera e propria patrimoniale sugli impianti” – si chiede di assumere ogni iniziativa utile al fine di abolire integralmente l’Imu relativamente agli impianti così detti «imbullonati» a decorrere dal periodo d’imposta 2015, riducendo il carico fiscale per le aziende e contribuendo concretamente al rilancio dell’intero settore produttivo.
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S. Barbanti, Misto
S. Covello, PD
Mozioni
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Emergenza in Calabria
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-Adottare ogni iniziativa utile a sostegno dei territori e dei comuni colpiti dalla tempesta, dal nubifragio e dagli allagamenti avvenuti in Calabria tra il 12 e il 13 agosto 2015, ed in particolare, prevedere che:
· le spese sostenute dalle regioni e dagli enti locali per il ripristino dai danni subiti non siano conteggiate ai fini del patto di stabilità interno;
· vengano sospesi l’invio delle cartelle esattoriali e gli oneri fiscali e contributivi, fino al ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni colpite da calamità naturali, predisponendo un piano di rateizzazione per il rientro della propria posizione debitoria nei confronti del fisco;
· siano previsti sgravi fiscali per la ricostruzione ed il restauro degli edifici e dei beni artistico-architettonici colpiti;
· per gli edifici dichiarati inagibili, per tutto il periodo di inagibilità, sia sospeso il pagamento dei mutui, dei finanziamenti e dei tributi locali, utilizzando a compensazione verso i creditori un fondo di solidarietà appositamente istituito anche con la partecipazione della Cassa depositi e prestiti;
· vengano stipulati specifici accordi con Fincalabra Spa e le banche operanti sul territorio per facilitare l’accesso e l’erogazione al credito;
· vengano definiti criteri oggettivi che, in caso di future calamità naturali sul territorio italiano, garantiscano ai territori colpiti parità di trattamento in proporzione all’entità dei danni subiti;
· sia convertita la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, redatta dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in un piano vero e proprio, anche con il supporto dell’unità di missione «Italia sicura», individuando una scala di priorità tra gli interventi ivi contenuti, un cronoprogramma di attuazione ed un piano di finanziamenti certi, prevedendo lo stanziamento dei primi fondi già a partire dalla prossima legge di stabilità;
– utilizzare parte del residuo rimasto del Fondo per le emergenze nazionali del 2015 nonché, eventualmente, ad assumere iniziative per prevedere anche impegni del Fondo per l’anno 2016 in favore dei beni pubblici e privati, di quelli delle attività economiche e produttive danneggiati o distrutti dall’evento calamitoso del 12 agosto 2015;
-prevedere, nell’ambito del disegno di legge di stabilità 2016, l’allentamento del patto di stabilità per i comuni oggetto dello stato di emergenza;
-assumere iniziative per prevedere interventi di consolidamento del territorio e messa in sicurezza dei corsi d’acqua.
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Interrogazione a risposta scritta
R. Mura, PD
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Patto di Stabilità
Città metropolitane
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Quali iniziative si intendano adottare per reperire le risorse necessarie per assicurare un abbattimento, nella misura orientativa del 30 per cento, dei vincoli del patto di stabilità interno assegnati alle città metropolitane, in considerazione delle specifiche e più ampie funzioni loro attribuite dal processo di revisione istituzionale in corso di attuazione (nell’attuale formulazione normativa di cui al comma 489 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2015 la determinazione dell’obiettivo di patto delle 10 città metropolitane ricadenti nei territori delle regioni a statuto ordinario è affidata ai criteri previgenti, attestandosi su un livello complessivamente pari a 347,6 milioni di euro).
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Interrogazione a risposta scritta
R. Mura, PD
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Entrate valide ai fini del Patto di stabilità interno Comuni
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Quali iniziative si intendano porre in essere per garantire la possibilità che le somme di cui all’articolo 8, comma 10, del decreto-legge 78/2015, sugli enti territoriali (530 milioni di euro per il 2015 di cui 472,5 milioni di euro ripartita in proporzione alle somme attribuite ai sensi del DM 6 novembre 2014 e la restante quota ripartita tenendo conto della verifica del gettito per l’anno 2014) attualmente escluse dal calcolo delle entrate finali rilevanti ai fini del patto di stabilità, vengano invece considerate tra le entrate valide ai fini del patto di stabilità interno, almeno nella misura del 60 per cento dei contributi erogati, anche ipotizzando vincoli di destinazione che privilegino l’utilizzo dei fondi a fini di spese per investimento.
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Interrogazione a risposta scritta
R. Mura, PD
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Esclusione obbligo centrale unica di committenza per Comuni fino a 10.000 abitanti
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Adottare opportune iniziative normative volte ad assicurare adeguate soglie di esclusione dall’obbligo di ricorso alle centrali uniche di committenza per i comuni con popolazione fino a 10 mila abitanti, comunque rapportate alla dimensione finanziaria dell’ente, per consentire il regolare svolgimento delle funzioni amministrative.
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Interrogazione a risposta scritta
E- Realacci, PD
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Attestazione di prestazione energetica
(APE)
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Assumere iniziative, coinvolgendo le istituzioni e le professioni interessate, per risolvere le questioni specificatamente indicate inerenti l’APE (es. mancata uniformità nel sistema di certificazione tra le diverse normative regionali, controlli e sanzioni assenti etc.), garantendo efficacia e controllo nell’attestazione delle prestazioni energetiche negli edifici, con il fine ultimo di promuovere l’edilizia di qualità, il risparmio energetico e la riqualificazione del patrimonio edilizio.
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Interrogazione a risposta scritta
E. Prataviera, Misto
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Emergenza nel Brenta
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-Assumere iniziative per proclamare in tempi rapidi lo stato di emergenza nei territori della Riviera del Brenta maggiormente colpiti l’8 luglio 2015 da una tromba d’aria e permettere l’assegnazione di risorse straordinarie, da assegnare direttamente alle amministrazioni colpite, per fronteggiare la situazione di emergenza e per risarcire i danni subìti;
-adottare al più presto iniziative al fine di sospendere, innanzitutto, l’invio delle cartelle esattoriali e i pagamenti richiesti, ma, al contempo, anche al fine di prevedere degli sgravi fiscali per le famiglie e le imprese delle aree colpite, sovvenzionando in maniera più efficace la ricostruzione degli edifici e la ripresa di tutti i comparti economici, attraverso certi e subitanei finanziamenti.
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Interrogazione a risposta in commissione
S. Cenni, PD
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Emergenza in Toscana
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Considerato che il dissesto idrogeologico rappresenta una delle principali emergenze del nostro Paese e
che l’ultimo grave episodio, in ordine di tempo, si è verificato in Toscana (in ordine al quale la Regione ha richiesto lo stato di emergenza nazionale), viene richiesto, tra l’altro: -il riconoscimento dello stato di emergenza per i territori della provincia di Siena colpiti dalle alluvioni del 24 agosto 2015;
-lo stanziamento di apposite risorse, a partire dalla prossima legge di stabilità, per i territori della provincia di Siena colpiti dall’alluvione del 24 agosto 2015 per:
a) risarcire interamente le spese sostenute per le somme urgenze; b) la concessione di contributi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa e per i beni mobili dei privati; c) la concessione di contributi finalizzati ai risarcimenti dei danni subiti dai beni immobili, strumentali e dalle scorte delle attività produttive, commerciali, artigianali, agricole e zootecniche; d) ripristino e la corretta agibilità delle infrastrutture stradali e ferroviarie danneggiate; e) consentire, agli enti locali coinvolti, un allentamento dei vincoli finanziari derivanti dalla legislazione vigente, al fine di permettere sia la ricostruzione materiale delle infrastrutture pubbliche, sia l’erogazione dei servizi alla popolazione; –accelerazione, di concerto con la regione Toscana e le amministrazioni locali interessate, di interventi di messa in sicurezza del territorio, mediante appositi piani sul dissesto idrogeologico immediatamente cantierabili, già finanziate e da finanziare con risorse escluse dal saldo finanziario, rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno;
-adozione di iniziative per la sospensione dei termini di pagamento dei tributi.
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Interrogazione a risposta in commissione
A. Senaldi, PD
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Edilizia convenzionata
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Addivenire ad una definitiva ed univoca interpretazione dell’art. 31, cc. 45 e ss. della L. 448/1998 (Legge finanziaria 1999), che consente ai comuni di cedere in proprietà le aree comprese nei piani di zona approvati a norma della L. 167/1962 ovvero delimitate ai sensi dell’art. 51 della L. 865/1971, già concesse in diritto di superficie, nonché di eliminare i vincoli di alienabilità contenuti nelle convenzioni di cui all’art. 35 della L. 865/1971, per la cessione del diritto di proprietà stipulate precedentemente all’entrata in vigore della legge n. 179 del 1992.
Ciò al fine di fornire, in particolare ai comuni che hanno previsto la possibilità di trasformare i diritti di superficie in diritti di proprietà salvo poi sospendere le relative delibere, un quadro di riferimento sicuro, anche tenendo conto della possibilità di utilizzare i fondi incassati dell’ente locale attraverso lo svincolo oneroso nelle aree dei programmi di edilizia economica e popolari PEEP per manutenzioni sul patrimonio immobiliare pubblico e per nuove edificazioni di edilizia popolare e convenzionata.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Mozione
F. Molinari, Misto
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Emergenza in Calabria
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Adottare, attraverso interventi normativi e gli opportuni necessari stanziamenti, ogni iniziativa utile a sostegno dei territori e Comuni colpiti dalla tempesta, nubifragio e allagamenti, avvenuti tra il 12 e 13 agosto 2015 sulla costa jonica cosentina, assumendo , in particolare, efficaci iniziative affinché:
– le spese sostenute dalle Regioni e dagli enti locali per il ripristino dai danni subiti non siano conteggiate ai fini del patto di stabilità interno;
-vengano sospesi l’invio delle cartelle esattoriali, il pagamento dei tributi locali e gli oneri fiscali e contributivi, fino al ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione, predisponendo un piano di rateizzazione per il rientro delle rispettive posizioni debitorie nei confronti del fisco, prevedendo e garantendo che gli introiti mancanti siano reperiti, aumentando i trasferimenti centrali ai comuni interessati a causa delle sospensioni di Tari, Tasi ed Imu;
– siano previsti sgravi fiscali per la ricostruzione ed il restauro degli edifici colpiti, ed il ripristino delle attività produttive e dei beni artistico-architettonici;
– per gli edifici dichiarati inagibili, e per tutto il periodo di inagibilità, sia sospeso il pagamento dei mutui, dei finanziamenti e dei tributi locali, utilizzando a compensazione verso i creditori un fondo di solidarietà appositamente istituito anche con la partecipazione di Cassa depositi e prestiti.
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Mozione
F. Bruni, Misto
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Potenziamento infrastrutture ferroviarie nel Sud
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Promuovere e migliorare la dotazione infrastrutturale ferroviaria del Mezzogiorno e in particolare della Puglia (così da sviluppare il servizio dei treni Frecciarossa fino a Lecce e Taranto e nel contempo adeguare la rete ferroviaria adriatica al fine di realizzare la tratta ferroviaria Termoli-Lesina).
Questo in considerazione, tra l’altro, del fatto che il valore delle opere in corso del nuovo contratto di programma 2012-2016 RFI, sottoscritto l’8 agosto 2014, (sommando i nuovi stanziamenti agli stanziamenti oggetto del precedente contratto 2007-2011) si attesta a circa 98.736 milioni di euro (compresi progetti ultimati) rispetto ai 93.944 milioni di euro (compresi progetti ultimati) dell’aggiornamento 2010-2011 del contratto di programma 2007-2011 e che il Ministero delle infrastrutture e RFI provvederanno all’aggiornamento del contratto per tenere conto delle risorse stanziate dal decreto sblocca Italia (864 milioni di euro) e dalla legge n. 190 del 2014 (Legge di stabilità per il 2015), 12,3 miliardi di euro, peraltro comprensivi di 4,2 miliardi di euro per la manutenzione straordinaria che non è oggetto del contratto (parte investimenti),
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