Tra le tematiche sottoposte al Governo: Piano Casa Liguria; mobilità urbana; banda larga; pagamenti debiti PA; aumento volumetrie in aree protette; emergenza Reggio Emilia; patti d’area; dissesto idrogeologico; discariche rifiuti da rottamazione; efficientamento energetico; rappresentanza sindacale; contratti di sviluppo; autostrada Cispadana.
CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interpellanza urgente
S. Quaranta, SI-SEL
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Impugnazione Piano Casa in Liguria
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Garantire il più rigoroso esame in sede di Consiglio dei Ministri della legge regionale ligure n. 22 del 2015 sul piano casa, valutando se sussistano i presupposti per impugnarla dinanzi alla Corte costituzionale.
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Il termine ai fini della valutazione di compatibilità costituzionale per l’eventuale impugnativa della legge in questione, ai sensi dell’articolo 127 dalla Costituzione, andrà in scadenza il prossimo 21 febbraio 2016 ed entro tale data il provvedimento sarà esaminato dal Consiglio dei ministri. Al momento, come da prassi, è in corso la necessaria istruttoria da parte del Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport con le amministrazioni interessate e, pertanto, in questa fase non è possibile fornire ulteriori elementi informativi.
Sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova
N.B. Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 19 febbraio u.s. è stata dichiarata l’impugnativa della suddetta legge.
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F. Bordon, SI-SEL
(nuova formulazione)
P. Carinelli, M5S
(nuova formulazione)
M. Tullo, PD
D. Caparini, LN
V. Garofalo, AP (NCD-UDC)
F. Fauttilli, DS-CD
S. Biasotti, FI
(nuova formulazione)
S. Segini, Misto
(nuova formulazione)
C. Iannuzzi, Misto
(nuova formulazione)
Mozioni
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Mobilità urbana
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-Assumere iniziative per rifinanziare il fondo per la mobilità sostenibile, già istituito con la L. 296/2006(Legge finanziaria 2007) al fine di sostenere le politiche di incentivazione della mobilità sostenibile soprattutto nelle grandi aree urbane;
-assumere iniziative per revocare le risorse impegnate per opere «faraoniche» non più necessarie al fine di destinare le medesime risorse ad altri interventi, dalla manutenzione e messa in sicurezza della rete ferroviaria italiana, alla manutenzione delle principali infrastrutture di trasporto esistenti, al miglioramento dell’offerta di trasporto pubblico locale;
-definire e ad assicurare una pluriennale politica industriale e stanziamenti – non occasionali, ma secondo una prospettiva di medio termine;
-predisporre tempestive iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate ad assicurare un finanziamento pubblico adeguato e stabile al settore, esplorando anche la possibilità di attingere ai fondi strutturali europei, al fine di realizzare una visione integrata tra trasporto pubblico e territorio urbano;
-promuovere l’impiego di materiali riciclati o recuperati per la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie e stradali.
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Parere favorevole
Approvazione da parte dell’Aula delle mozioni:
1-01091
(nuova formulazione)
1-01152
(nuova formulazione)
1-01153
1-01158
1-01159
1-01161
1-01164
(nuova formulazione)
1-01165
(nuova formulazione)
1-01168
(nuova formulazione)
Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e trasporti, Umberto del Basso De Caro
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A. M. Villarosa, M5S
(respinta con il parere contrario del Governo)
R. Palese, Misto
(respinta con il parere contrario del Governo)
G. Paglia, SI-SEL
(respinta con il parere contrario del Governo)
G . C. Sottanelli, SCpI
(nuova formulazione)
P. Tancredi. AP (NCD-UCD)
(nuova formulazione)
F. Busin, LN
(respinta con il parere contrario del Governo)
M. Pelillo, PD
R. Brunetta, FI
(respinta con il parere contrario del Governo)
B. Tabacci, DS-CD
(nuova formulazione)
L. Pastorino, Misto
(respinta con il parere contrario del Governo)
F. Rampelli. FdI-AN
(respinta con il parere contrario del Governo)
Mozioni
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Bail-in
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-Sottoporre alle istituzioni europee proposte volte ad introdurre tutte le possibili forme di flessibilità e di modulazione, circa l’applicazione del bail-in, tenuto anche conto dell’attuale tensione nel sistema bancario internazionale;
-assumere ogni iniziativa di competenza, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 47 della Costituzione (tutela del risparmio), volta a predisporre l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi con finanziamenti volontari delle banche, durante il periodo transitorio.
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Parere favorevole
Approvazione da parte dell’Aula delle mozioni:
1-01155
(nuova formulazione)
1-01156
(nuova formulazione)
1-01160
1-01163
(nuova formulazione)
Sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze, Pier Paolo Baretta
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
F. Piconi, AP (NCD-UDC)
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Banda larga ultraveloce
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Considerato che il servizio di collegamento veloce alla rete internet attraverso un’infrastruttura di rete a banda ultralarga è ormai diventato elemento indispensabile di competizione economica, oltre che di modernizzazione della società, si chiedono chiarimenti in merito alla realizzazione di una rete digitale a banda larga ultraveloce con particolare riferimento alle modalità di erogazione dei finanziamenti pubblici e all’ipotesi di una gara unica nazionale.
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Chiarito che:
-la strategia italiana per la banda ultralarga, in linea anche con l’agenda digitale europea, definisce la cornice delle politiche pubbliche nel settore;
-il Piano degli investimenti per la diffusione della banda ultralarga dell’agosto 2015 ha provveduto a individuare una pluralità di modelli di intervento, le aree candidate all’intervento e la stima del fabbisogno complessivo. Tale fabbisogno è di circa 12,3 miliardi di euro e sarà finanziato in parte con fondi pubblici, pari a 7 miliardi, e in parte da investimenti privati, pari a 5,3 miliardi;
– il CIPE, con la delibera dell’agosto scorso, ha assegnato agli interventi pubblici di immediata attivazione delle aree bianche uno stanziamento di 2,2 miliardi di euro, a valere sul Fondo nazionale per lo sviluppo e coesione 2014-2020. A tali risorse si aggiungono 1,6 miliardi dei fondi strutturali comunitari che saranno apportati dalle Regioni, nonché 230 milioni dal Programma operativo nazionale;
-lo scorso dicembre è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio, il Comitato per la diffusione della banda ultralarga, organo di indirizzo e coordinamento per l’attuazione del piano, che ha individuato, quale strumento di stimolo per la diffusione delle reti a banda ultralarga nelle aree bianche, il modello a intervento diretto. La partecipazione è aperta a tutti gli operatori interessati a realizzare, a gestire le infrastrutture e a fornire il servizio di accesso alla rete indipendentemente dal settore industriale di riferimento, sia esso telecomunicazioni, energia o altro;
-la dimensione delle aree messe a gara sarà definita in modo da favorire la più ampia partecipazione degli operatori e il raggiungimento delle economie di scala necessarie a minimizzare i costi;
-il recepimento della direttiva n. 61 del 2014 consentirà di ridurre tempi e costi di implementazione;
-il progetto sarà a breve notificato alla Commissione europea e confidiamo di ricevere il via libera definitivo in tempi rapidi.
Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
A. Bombassei, SCpI
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Pagamenti debiti delle PA
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Chiarire a quanto ammontino allo stato attuale e quali siano i tempi medi di pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, quale sia l’ammontare dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione maturati al 31 dicembre 2015 e ad oggi non riscossi, anche se certificati, nonché quali misure il Governo ritenga opportuno adottare al fine di potenziare e rendere più efficaci gli strumenti normativi finora adottati di riduzione dei tempi medi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e di recupero dei crediti vantati dalle imprese, al fine di consentire alle stesse di competere alla pari con i principali partner europei ed internazionali, in questa fase delicata di rilancio del tessuto produttivo italiano, dell’occupazione e, in generale, dell’economia nazionale.
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Evidenziato che:
-la Ragioneria generale dello Stato ha realizzato una piattaforma elettronica per la gestione delle informazioni sul ciclo delle passività commerciali di tutte le pubbliche amministrazioni, che già oggi consente il monitoraggio permanente e continuativo delle fatture trasmesse a circa 22.000 enti della pubblica amministrazione centrale e territoriale;
-il Governo ha introdotto, quali strumenti aggiuntivi per garantire la riduzione dei tempi di pagamento, anche il registro delle fatture, l’obbligo di attestare i tempi di pagamento, un sistema sanzionatorio, la riforma e la contabilità degli enti territoriali, entrata in vigore dall’esercizio 2015;
-nell’intero anno 2015 sono state registrate sulla piattaforma elettronica per il monitoraggio dei debiti commerciali circa 23 milioni di fatture, per un importo complessivo di 134 miliardi di euro. Gli enti destinatari di queste fatture hanno registrato sulla piattaforma le informazioni relative ai pagamenti che hanno effettuato, di circa 10,4 milioni di fatture, corrispondenti a 66,2 miliardi di euro. I tempi medi di ritardo, semplici e ponderati, nel pagamento di queste fatture, sono rispettivamente di 12 e 9 giorni. Nel confronto con i tempi medi di pagamento registrati nell’anno precedente si è rilevata una riduzione di circa il 30 per cento;
-l’analisi degli indicatori di tempestività dei pagamenti con periodicità trimestrale e annuale conferma la tendenza alla riduzione sistematica dei tempi. Da un campione di 348 enti è emerso che il 60 per cento degli enti monitorati ha registrato, nel 2015, una riduzione del ritardo medio ponderato di pagamento rispetto a quello dell’anno 2014.
Ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
G. Guidesi, LN
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Manovra correttiva
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Chiarire:
-quale sia la posizione ufficiale del Governo in merito all’ipotesi di una manovra correttiva;
-come intenda procedere qualora fossero necessari interventi per bilanciare lo scostamento rispetto alle previsioni formulate nel documento di economia e finanza;
-se l’ipotesi di una revisione in senso penalizzante dell’istituto della reversibilità trovi conferma.
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Evidenziato che:
-sulla base dell’ultima previsione della Commissione europea, sostanzialmente in linea con le stime del Governo, il deflattore del PIL dovrebbe crescere dello 0,5 nel 2015: 2 decimi di punto percentuale in più rispetto a quanto previsto dalla Nota di aggiornamento. Sulla base di tale stima è plausibile ritenere che la crescita del PIL nominale nell’anno passato non si discosterà in modo rilevante dalla previsione del Governo pari all’1 e 2 per cento;
-nel corso del prossimo mese, in occasione della predisposizione del Documento di economia e finanza, il Governo aggiornerà le previsioni di crescita economica. Nel formulare nuove stime per il 2016 e negli anni seguenti si terrà ovviamente conto della pubblicazione da parte dell’Istat dei dati di consuntivo 2015 sul PIL, oltre naturalmente alle variabili internazionali;
-con riferimento infine all’eventuale revisione dell’istituto della reversibilità si ribadisce quanto chiarito dal Ministero del lavoro: la proposta di legge delega del Governo lascia intatti tutti i trattamenti in essere (DDL 3594/S – contrasto alla povertà). Per il futuro non è allo studio alcun intervento sulle pensioni di reversibilità. La legge delega propone soltanto il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale.
Ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan
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P. Terzoni, M5S
Interrogazione a risposta immediata in Commissione
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Aumento volumetrie edificate in aree protette
(art.1, comma 363 L.208/2015-Legge di stabilità 2016)
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Stanti le disposizioni di cui all’art.1, comma 363 della L. 208/2015 (legge di stabilità 2016) in base al quale si è reso possibile aumentare le volumetrie edificate del 20 per cento in aree protette con la semplice approvazione del Comune e la probabile incompatibilità con le norme dettate dalla Direttiva 92/43/CEE Habitat (fatta presente in sede europea con un’interrogazione d’urgenza alla Commissione UE, a cui la Commissione ha fornito risposta da cui si evincerebbero elementi di incompatibilità), viene chiesto di assumere iniziative normative al fine
di evitare una probabile procedura di infrazione del nostro Paese, anche attraverso l’abrogazione
del comma 363 della L.208/2015 suddetta.
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Evidenziato che:
-con l’articolo 1, comma 363, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), è individuata una tipologia di interventi minori per i quali si attribuisce ai comuni con popolazione superiore ai ventimila abitanti, qualora nel loro territorio ricadano siti Natura 2000, la competenza a svolgere la procedura di Valutazione di incidenza (VIncA), prevista dall’articolo 6, comma 3, della Direttiva 92/43/CEE Habitat;
-le disposizioni di tutela stabilite con il DPR 357/97, di recepimento nazionale della Direttiva Habitat, non risultano comunque incise dalla disposizione in argomento, in quanto, essa si limita ad affidare la funzione in questione ai comuni, che la esercitano in ogni caso nel rispetto delle medesime normative vigenti e resta fermo il rispetto dell’articolo 6, comma 3, della Direttiva sull’obbligo di svolgimento della Valutazione di incidenza su tutti i restanti piani o progetti valutati in ambito regionale;
-Riguardo all’indagine della Commissione europea citata nell’interrogazione, le richieste sinora pervenute sulla corretta applicazione dell’articolo 6 della Direttiva 92/43/CEE afferiscono allo specifico EU Pilot 6730/14 che include il confronto su diversi aspetti della normativa.
Detto EU Pilot, avviato dalla Commissione europea il 10 luglio 2014, è costantemente monitorato dal Ministero che ha già fornito alcune risposte a riguardo ed ha svolto diverse riunioni con gli Organi della Commissione europea con i quali è in corso un proficuo dialogo, (DG Ambiente), per un confronto costruttivo sui temi da approfondire.
Sottosegretario di Stato all’Ambiente e tutela del territorio e del mare, Silvia Velo
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
A. Attaguile, LN
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Calamità naturale Reggio Emilia
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Indicare se si intenda dichiarare con urgenza lo stato di emergenza per gli eventi che hanno messo in ginocchio l’intera provincia reggina poiché il mancato riconoscimento di esso metterebbe a rischio gli equilibri finanziari degli enti e pregiudicherebbe lo svolgimento dei compiti istituzionali ad essi affidati.
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Interrogazione a risposta scritta
M. T. Gullo, FI
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Tutela del risparmio
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Chiarire quali iniziative urgenti si intendano assumere per tutelare adeguatamente i risparmiatori, prevedere maggiori controlli sul sistema bancario italiano e prevedere meccanismi che evitino l’investimento di tutto il risparmio depositato presso una banca, in modo che in caso di fallimento il risparmiatore non resti privo di risorse economiche.
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Interrogazione a risposta scritta
M. Rabino, SCpI
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Patti d’area
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Considerato che l’Associazione nazionale dei patti territoriali e contratti d’area (ANPACA) – che ha come obiettivo la promozione e il rilancio dello sviluppo locale attraverso l’esperienza della programmazione negoziata – ha predisposto la proposta di attivazione di cinque progetti pilota secondo le intese scaturite nella riunione del 15 dicembre 2014 con il gabinetto e la direzione generale del Ministero dello sviluppo economico si chiede di sapere:
quali urgenti iniziative si intendano adottare per porre fine all’inerzia degli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico, che si protrarrebbe da più di un anno, al fine di assicurare nel più breve tempo possibile l’operatività dei predetti progetti che produrrebbero effetti positivi e concreti in termini di aumento della produttività nazionale e di incremento occupazionale.
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Interrogazione a risposta scritta
F. Daga, M5S
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Dissesto idrogeologico
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-Fornire informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori della commissione di studio per la revisione e per il riordino della vigente normativa in materia di difesa e consumo del suolo e contro il dissesto idrogeologico, istituita il 7 settembre 2015 presso la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico;
-chiarire se siano stati erogati i finanziamenti relativi agli accordi di programma siglati a novembre 2015 con 7 Regioni su progetti urgenti per la messa in sicurezza del territorio facenti parte del piano stralcio delle aree metropolitane e quali siano i tempi previsti per la loro pubblicazione.
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Interrogazione a risposta scritta
S. Fassina, SI-SEL
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Discariche rifiuti da rottamazione
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-Assumere iniziative, anche normative, affinché siano chiarite le opzioni di utilizzo delle discariche autorizzate fino ad oggi al deposito dei rifiuti da rottamazione e, in particolare, se i gestori potranno smaltire anche altre tipologie di rifiuto, vanificando così l’obiettivo di destinare in via esclusiva la discarica allo smaltimento di rifiuti con elevato potere calorifico e per i quali sono ormai disponibili e ampiamente collaudate efficienti tecnologie di recupero energetico;
-chiarire se una eventuale autorizzazione che consenta di colmare le discariche ad oggi utilizzate in via esclusiva per i rifiuti da rottamazione anche con altre tipologie di rifiuto possa essere oggetto dell’avvio di una infrazione dell’Unione europea, visto il palese contrasto, ad avviso degli interroganti, con la «gerarchia di gestione» che relega lo smaltimento ad una fase esclusivamente residuale.
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Interrogazione a risposta scritta
M. Catania, SCpI
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Efficientamento energetico
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Considerato che l’art. 1, commi 74, lettera a) e 87 della L 208/2015 ha prorogato fino al 31 dicembre 2016 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici e che la detrazione è anche ammessa per le spese sostenute per il miglioramento termico degli edifici, si chiede di sapere:
-quali iniziative si intendano attuare per contrastare il fenomeno di immissione nel nostro Paese di prodotti realizzati in difetto degli standard qualitativi minimi necessari per l’efficientamento energetico e se non si ritenga utile a questo proposito promuovere un percorso di certificazione obbligatorio, sulla falsa riga del modello francese, per poter usufruire delle detrazioni fiscali, che coinvolga i Ministeri competenti, l’ENEA come organismo tecnico, gli enti terzi tramite l’Ente italiano per l’accreditamento e le associazioni di categoria interessate.
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Interrogazione a risposta in commissione
W. Rizzetto, Misto
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Rappresentanza sindacale
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Adottare iniziative per la definizione di una normativa sulla rappresentanza sindacale in conformità all’articolo 39 della Costituzione che escluda abusi di posizione sindacale.
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Interrogazione a risposta in commissione
D. De Lorenzis, M5S
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Bozza D.Lgs sulla corruzione
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Promuovere il ritiro del decreto legislativo recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri n. 101 del 21 gennaio 2016 o proporre o apportare modifiche alla bozza in circolazione pervenendo con il testo finale all’introduzione in Italia di un vero e proprio Freedom of Information Act.
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Interrogazione a risposta in commissione
F. Ribaudo, PD
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Contratti di sviluppo
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Assumere iniziative al fine di:
– dare attuazione ai decreti ministeriali recanti gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo introdotti dal DL 112/2008 convertito dalla L. 133/2008 e sbloccare le procedure e i relativi bandi di agevolazione finanziaria;
– rendere disponibili ulteriori risorse da assegnare al soggetto gestore (INVITALIA), stante l’elevato numero di istanze di investimento, ora che il Mezzogiorno sembra essere ritornato attrattivo grazie anche ai contributi e agli incentivi previsti dai contratti di sviluppo.
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Interrogazione a risposta in commissione
M. Dell’Orco, M5S
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Autostrada Cispadana
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-Chiarire se, alla luce della direttive europee 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014 – rispettivamente sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali – e dell’art. 5-bis del DL 133/2014 c.d. «sblocca Italia», il Governo sia intenzionato a portare avanti il progetto dell’autostrada Cispadana e a procedere con il passaggio di competenze allo Stato;
-chiarire altresì:
-se ritenga il progetto della Cispadana in linea con i dettami europei in termini di consumo di suolo, di inquinamento atmosferico ed in termini trasportistici, che prevedono un passaggio di una quota di trasporto merci dalla gomma al ferro, nonché compatibile con la procedura di infrazione europea in corso per il superamento consistente delle soglie per la concentrazione di particolato Pm10 in tutta la Pianura Padana (Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto), a Roma e a Napoli;
–quanto costeranno le ultime modifiche del progetto dell’autostrada regionale Cispadana deliberate il 10 febbraio 2016 in Consiglio dei ministri;
-quanto costerà l’acquisto di quote societarie private di Autobrennero spa e quali ricadute ciò avrà sull’assetto societario dell’Autostrada regionale Cispadana e se ciò potrà comportare la necessità di rendere disponibili ulteriori fondi statali anche per il finanziamento della Cispadana ed eventualmente a quanto potrebbero ammontare.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interpellanza
C. Giovanardi, GAL
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Rifiuti
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Considerato che il sistema dell’imposta comunale sui rifiuti mostra molte irregolarità – visto che l’obbligo, di coprire le spese del servizio, senza alcun controllo di queste spese, si riduce nell’indiscriminato potere dei Comuni di aumentare i costi sui cittadini fino all’inverosimile si chiede di conoscere se non si intenda insediare urgentemente un tavolo di lavoro, con la rappresentanza di tutte le parti direttamente interessate.
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Interrogazione a risposta scritta
P. Arrigoni, LN
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Prezzi di servizi e forniture
(art. 1, comma 511, della L. 208/2015)
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Considerato che il comma 511 dell’art. 1 della L 208/2015 (legge di stabilità per il 2016), disciplina la revisione del prezzo di servizi e forniture, in relazione a contratti pubblici stipulati da un soggetto aggregatore, in cui la clausola di revisione e adeguamento dei prezzi sia collegata o indicizzata al valore dei beni indifferenziati, si chiedono chiarimenti sull’impatto della disciplina richiamata, con particolare riferimento:
-al numero di imprese che attualmente potrebbero essere interessate dalla disposizione;
-all’eventuale aumento della spesa pubblica, con conseguente aggravio tributario per i contribuenti, e ai nuovi e maggiori oneri che le pubbliche amministrazioni verrebbero a sostenere, a seguito della revisione dei contratti in essere;
-al disservizio alla collettività, in caso di mancato accordo tra le parti.
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Si veda precedente del 15 febbraio 2016
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