Lo scorso 28 dicembre, il Presidente della Repubblica, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, sentiti i Presidenti dei due rami del Parlamento, ha sciolto le Camere. Con un distinto decreto ha, altresì, firmato i decreti di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni del 4 marzo. Nel DPR stesso è, inoltre, fissata la data della prima riunione delle nuove Camere prevista per venerdì 23 marzo 2018, quale atto di insediamento della nuova legislatura (XVIII).
Fino a tale data le Camere si riuniranno “a domicilio” per il compimento degli atti di ordinaria amministrazione, concernente i progetti di legge connessi ad adempimenti costituzionalmente dovuti, ovvero urgenti ed indifferibili.
Si tratta, in particolare, dei disegni di legge di conversione di decreti-legge; dei progetti di legge di sanatoria degli effetti di decreti legge non convertiti; dei progetti di legge di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali e dei disegni di legge europea e di delegazione europea, quando dalla loro mancata tempestiva approvazione possa derivare responsabilità dello Stato italiano per inadempimento di obblighi internazionali o comunitari; dei progetti di legge rinviati alle Camere dal Presidente della Repubblica ai sensi dell’articolo 74, primo comma, della Costituzione; degli altri progetti di legge per i quali – in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo – si registri il consenso unanime dei gruppi circa l’esigenza di esaminarli.
Sono, altresì, considerati ricevibili gli atti trasmessi dal Governo ai fini dell’acquisizione del parere parlamentare. Al riguardo, le Camere hanno attualmente all’attenzione, tra gli altri, i decreti attuativi del Codice Appalti: Schema decreto ministeriale recante regolamento di approvazione delle linee guida concernenti le modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione dei contratti relativi a servizi o forniture (Atto n. 493) e Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante regolamento concernente modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico (Atto n. 494); nonché lo Schema Dlgs per la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali, in attuazione dell’art. 5 della L 154/2016 (Atto n. 485) che coinvolge interessi di natura ambientale, idrogeologica e paesaggistica, oltre che economico-sociale.
Nel rush di fine legislatura sono stati approvati, oltre alla legge di bilancio 2018 (L.205 del 27 dicembre 2017), il DL 148/2017, recante “disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell’estinzione del reato per condotte riparatorie” convertito dalla L. 172/2017 (c.d. “dl fiscale” collegato alla legge di Bilancio)
Tra i provvedimenti esaminati sono stati approvati, in particolare: il DDL 2977/S recante “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”; lo Schema di Dlgs recante riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile (Atto n. 479); la legge 179/2017 recante “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” (c.d. whistleblowing).
I contenuti del DDL 1041/C, recante “Disposizioni in materia di modalità di pagamento delle retribuzioni ai lavoratori”, sono confluiti sostanzialmente nella legge di Bilancio.
Restano, infine, diversi provvedimenti il cui iter legislativo non si è concluso. Tra gli altri si evidenziano, in particolare, i seguenti:
Il provvedimento, di iniziativa governativa, è giunto all’esame, in seconda lettura, in sede referente, delle Commissioni riunite Agricoltura e Territorio ed Ambiente del Senato dove sono stati presentati gli emendamenti.
Sul testo le Commissioni hanno, altresì, svolto un ciclo di audizioni cui ha partecipato anche l’ANCE (si veda al riguardo la notizia di “Interventi” del 4 ottobre 2016 ).
Nel corso dell’esame alla Camera sono state, in particolare, approvate – come auspicato dall’ANCE (si veda al riguardo la notizia di “Interventi” del 29 aprile 2016) – le norme sul regime transitorio “sostenibile” per evitare il blocco dell’attività edilizia, sulla definizione di “superficie agricola, naturale e seminaturale” prevedendo l’esclusione, oltre che dei lotti interclusi, anche delle aree di completamento in grado di assicurare la formazione di un tessuto urbano omogeneo e, quindi, il conseguimento degli obiettivi di riqualificazione, nonché sulla revisione della disciplina del costo di costruzione per i Comuni volta ad assicurare un regime di favore per interventi di ristrutturazione edilizia;
–DDL in materia di aree protette (DDL 119-B/S)
Il provvedimento, di iniziativa parlamentare, è giunto all’esame, in terza lettura, in sede referente, della Commissione Territorio ed Ambiente del Senato dove sono state presentate ed illustrate le proposte emendative, alcune delle quali a firma del Relatore e volte a sopprimere parti del provvedimento già recepite nel disegno di legge di bilancio, concernenti, in particolare:
-l’inclusione degli enti gestori delle aree protette nell’elenco dei soggetti beneficiari della quota del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche;
-l’istituzione di nuovi parchi e aree di reperimento (Matese e Portofino);
-l’istituzione di nuove aree marine (Capo d’Otranto/Capo Spartivento).
Nel corso dell’iter alla Camera la Commissione Ambiente ha svolto un ciclo di audizioni cui ha partecipato anche l’ANCE (si veda al riguardo la notizia di “Interventi” del 23 gennaio 2017)
Il provvedimento modifica, in particolare, la legge quadro sulle aree protette (legge 6 dicembre 1991, n. 394), intervenendo, tra l’altro: sulla classificazione delle aree naturali protette; sulla definizione di parchi nazionali; sulla disciplina dell’Ente parco, del suo regolamento e piano; nonché sulla disciplina relativa alla procedura di rilascio del nulla osta dell’Ente parco;
–DDL per l’estinzione agevolata dei debiti pregressi insoluti delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese verso gli istituti di credito (DDL 4352/C e abb.)
I provvedimenti – di iniziativa parlamentare – sono giunti all’esame, in prima lettura, in sede referente, della Commissione Finanze della Camera dove è stato avviato lo svolgimento di un ciclo di audizioni, cui ha partecipato anche l’ANCE (v. al riguardo la notizia di “Interventi” del 9 novembre 2017).
In particolare la proposta 4352, come descritto nella relazione illustrativa, vuole indurre le banche ad accettare, con formule concordate e in via stragiudiziale, che i debitori possano definire il loro debito a un valore non inferiore al prezzo offerto dai fondi speculativi, a fronte di un regime fiscale agevolato in loro favore che contempli la deducibilità fiscale della perdita, immediata e opportunamente maggiorata;
-DDL Modifica all’art. 18 della L 300/1970 sulla tutela dei lavoratori in caso di licenziamento illegittimo (DDL 4388/C ed abb)
Il provvedimento, di iniziativa parlamentare, è giunto all’esame dell’Aula della Camera dove è stato rinviato in Commissione Lavoro, dopo che la medesima Commissione – sulla base di alcuni pareri contrari espressi da altre Commissioni in sede consultiva – ne aveva concluso l’esame conferendo mandato al Relatore a riferire in senso contrario in Aula.
In particolare, il DDL 4388/C è volto a ridisegnare la disciplina vigente relativa ai casi di licenziamento illegittimo, allo scopo di rafforzare le tutele dei lavoratori, riproducendo sostanzialmente il contenuto delle disposizioni recate dagli articoli da 83 a 87 della proposta di legge di iniziativa popolare DDL 4064/C, recante «Carta dei diritti universali del lavoro.