L’Aula del Senato ha licenziato definitivamente, in terza lettura, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 4/2019 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” (DDL 1018-B/S – Relatori Sen. Nunzia Catalfo del Gruppo parlamentare M5S e Sen. Tiziana Nisini del Gruppo parlamentare – Lega), nel testo trasmesso dalla Camera.
Restano, in particolare, confermate le norme volte ad introdurre incentivi a favore dei datori di lavoro privati che assumono, a tempo pieno e indeterminato, anche mediante contratto di apprendistato soggetti beneficiari del Reddito di cittadinanza, a favore degli enti di formazione accreditati, qualora questi concorrano all’assunzione dei suddetti beneficiari, nonché ai beneficiari del Rdc che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del RdC.
Tra le ulteriori disposizioni confermate:
-previsione in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, della pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi (c.q. “quota cento”);
-estensione della fruizione del pensionamento anticipato delle donne (cd. opzione donna), di cui all’art. 1, comma 9, della L. 243/2004. In particolare, si prevede che il diritto al trattamento pensionistico anticipato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo venga riconosciuto, nei confronti delle lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2018, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome);
-proroga a tutto il 2019 la sperimentazione della cosiddetta APE sociale di cui all’articolo 1, commi da 179 a 186, della L. 232/2016;
-blocco, dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2026, degli incrementi dell’età pensionabile per effetto dell’aumento della speranza di vita per i cd. lavoratori precoci, prevedendone altresì il diritto al pensionamento trascorsi 3 mesi dalla maturazione degli specifici requisiti richiesti.
-introduzione di una tipologia di “prepensionamento” a carico dei fondi di solidarietà bilaterali, consistente in un assegno straordinario in attesa del conseguimento dei requisiti per la pensione anticipata (cosiddetta quota 100).
Nel corso dell’iter sono stati accolti alcuni ordini del giorno che nel senso auspicato da ANCE (si veda al riguardo la notizia di “Interventi” del 13 marzo u.s.) impegnano il Governo ad affrontare, nel primo provvedimento utile, l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori dell’edilizia.
Si tratta, in particolare, dei seguenti ordini del giorno che impegnano l’Esecutivo a:
-“a valutare un intervento normativo – per la categoria degli operai del settore dell’edilizia – per favorire la sottoscrizione di apposite convenzioni con l’Inps al fine di adeguare il versamento della contribuzione necessaria per il raggiungimento dei requisiti pensionistici dei lavoratori, anche con riferimento alle novità introdotte in materia dal provvedimento, laddove contratti collettivi prevedano risorse, versate dalle imprese, proprio a tal fine”
odg 9/1637-AR/6 (a firma dell’On. Epifani del Gruppo Leu)
-“a valutare l’opportunità di adottare, nei limiti di finanza pubblica, sin dal prossimo provvedimento utile, ogni misura utile finalizzata a consentire e favorire la definizione di accordi contrattuali per il settore dell’edilizia, volti a colmare i periodi contributivi necessari per il conseguimento del requisito per l’accesso al pensionamento anticipato dei lavoratori dell’edilizia”;
odg 9/1637-AR/90 (Testo modificato nel corso della seduta) (primo firmatario On. Carla Cantone del Gruppo PD);
-“a valutare l’opportunità, entro i limiti di finanza pubblica, di valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame al fine di adottare, sin dal prossimo provvedimento utile, le opportune misure volte a riconoscere, almeno a decorrere dalla fase sperimentale dell’applicazione di quota 100, un regime di favore per quanto riguarda il requisito anagrafico per operai industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici”.
odg 9/1637-AR/117 (Testo modificato nel corso della seduta) (a firma dell’On. Laura Cantini del Gruppo PD);
–a valutare l’opportunità, entro i limiti di finanza pubblica, di valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame, al fine di adottare, sin dal prossimo provvedimento utile, le opportune misure volte a riconoscere, almeno a decorrere dalla fase sperimentale dell’applicazione di quota 100, un regime di favore per quanto riguarda il requisito anagrafico per conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni”;
odg 9/1637-AR/118 (Testo modificato nel corso della seduta) (a firma dell’On. Daniela Cardinale del Gruppo PD).
Per i contenuti del testo come emanato dal Governo si veda la notizia “In Evidenza” del 4 febbraio u.s.
In allegato gli ordini del giorno accolti.
35539-Ordini del giorno accolti.pdfApri