Il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, è stato ascoltato il 30 ottobre scorso dalla Commissione Attività Produttive della Camera sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
Il Ministro ha illustrato le principali misure che intende adottare nei prossimi sei/ otto mesi, “funzionali a una strategia di crescita di medio periodo”.
Tra queste si segnalano, in particolare, le seguenti:
Piano Impresa 4.0 e strategia per l’innovazione: investimenti e competenze
Nel prossimo triennio si intende dare continuità alla politica di supporto pubblico all’indispensabile processo di innovazione e consolidamento della competitività delle imprese italiane.
Anche alla luce del monitoraggio e delle valutazioni sull’efficacia delle misure introdotte dal Piano Nazionale Impresa 4.0, si intendono apportare significative novità che punteranno a garantire un ampliamento della base di imprese, soprattutto di piccole dimensioni, coinvolte; e a razionalizzare le misure fiscali, per renderle più facilmente fruibili e stabili nel tempo.
La transizione da un Piano annuale a una strategia pluriennale per l’innovazione e la trasformazione digitale avverrà attraverso l’introduzione di un unico strumento di accesso agli incentivi, il credito di imposta, articolato su più finalità: ricerca, sviluppo e innovazione; acquisto macchinari; innovazione nei processi produttivi; formazione.
Per il rafforzamento delle competenze nelle imprese, soprattutto PMI, nel campo dell’economia digitale e della trasformazione tecnologica dei processi aziendali, è indispensabile anche continuare a supportare con un contributo a fondo perduto l’inserimento in azienda, anche a tempo determinato, di figure manageriali altamente qualificate e specializzate sui temi dell’innovazione. Al riguardo, viene annunciato che il 7 novembre prossimo sarà operativo lo sportello per la presentazione delle domande per i contributi dedicati al digital innovation manager.
Nel 2020 saranno pienamente operativi gli otto Centri di competenza ad alta specializzazione (Competence center), distribuiti sul territorio nazionale con lo scopo di supportare l’innovazione delle piccole, medie e grandi imprese italiane, per favorire il trasferimento di soluzioni tecnologiche e l’innovazione nei processi produttivi e/o nei prodotti.
Progetti europei
A sostegno della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione si cercherà di intercettare i settori maggiormente interessati dalle dinamiche innovative mettendo a disposizione risorse tramite il Fondo per la crescita sostenibile che opera sia attraverso procedure a sportello indirizzate a progetti di medie dimensioni, sia mediante procedure negoziali a sostegno dei grandi progetti. Sarà altresì attuato il pacchetto italiano del progetto di comune interesse europeo nel settore della microelettronica (IPCEI), il primo attivato a livello comunitario utilizzando tale procedura concertata, che vede l’Italia partecipe con investimenti pari ad oltre 2 miliardi di euro, che vogliamo sostenere mediante un Fondo dedicato.
Misure orizzontali di semplificazione
Si intende proseguire il lavoro già svolto con l’emanazione del DL 135/2018, per proporre ulteriori semplificazioni amministrative, “superando forme obsolete ed onerose di ingerenza nell’attività delle imprese, previste da normativa risalente agli anni ’50”. Si lavorerà cercando di coinvolgere le Associazioni e le altre amministrazioni competenti.
Incentivi alle imprese
Nel 2019 è già stata avviata l’attività di revisione degli strumenti, volta a una razionalizzazione del sistema degli incentivi e a un’allocazione più efficiente delle risorse finanziarie: già sono state individuate alcune prime azioni da intraprendere in vista di un più ampio riordino cui si intende dar seguito a qui a breve.
Con il recente DM 30 agosto 2019, pubblicato in gazzetta lo scorso 17 ottobre, è stata attuata la riforma della legge per le aree di crisi industriale, che semplifica le procedure con le quali le imprese potranno richiedere e ottenere le agevolazioni previste per gli interventi di riconversione e riqualificazione. Il Ministero pubblicherà, in un prossimo provvedimento, le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni.
Sono in corso analoghe revisioni sulle misura Smart & Start e Nuove imprese a tasso zero.
Nella prossima legge di Bilancio verranno confermate molte agevolazioni in grado di rafforzare la competitività delle imprese offrendo maggiori possibilità di investimento nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione:
•la “Nuova Sabatini” per gli investimenti in beni strumentali;
•contratti di sviluppo per il sostegno all’innovazione dell’organizzazione, dei processi e della tutela ambientale;
•Fondo di garanzia;
•Accordi per l’innovazione a sostegno di progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Sul fronte credito viene annunciata la creazione della Banca Pubblica di Investimento a sostegno delle imprese di minori dimensioni che non riescono ad accedere al credito bancario.
Si procederà, inoltre, ove possibile, a rifocalizzare in un’ottica di green economy gli strumenti esistenti, come è avvenuto per il recente bando per i grandi progetti di ricerca e sviluppo a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, per il quale è stata prevista una riserva del 20% dei fondi disponibili in favore dei progetti realizzati nell’ambito di tematiche inerenti l’economia circolare.
La promozione della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione potrà trovare sostegno anche attraverso strumenti al di fuori del perimetro degli aiuti di Stato, mediante interventi quali gli appalti innovativi o pre-commerciali, facendo emergere la cosiddetta domanda pubblica intelligente per stimolare risposte innovative ai fabbisogni delle pubbliche amministrazioni.
Piano Nazionale Integrato Energia e Clima
Già dalle prossime settimane l’attività sarà incentrata sulla chiusura del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) che sarà presentato alla Commissione europea entro il prossimo 31 dicembre. Il Piano costituisce lo strumento con il quale ogni Stato membro stabilisce i propri contributi agli obiettivi europei al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività.
In base alle deleghe che vorrà approvare il Parlamento (legge di delegazione), saranno inoltre avviati i lavori per il recepimento del “pacchetto” di direttive e regolamenti sui mercati dell’energia, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
Ecobonus – proroga delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici
Con la prossima Legge di bilancio verrà proposta una proroga delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Il contributo degli interventi di efficienza energetica stimolati dal meccanismo è, infatti, significativo rispetto al target di riduzione di consumi di energia finale. Inoltre, il meccanismo ha dimostrato di avere una buona efficacia a fini anticongiunturali, stimolando notevolmente gli investimenti in prodotti e tecnologie sviluppati dal nostro sistema produttivo.
Nel quinquennio 2014-2018 sono stati realizzati circa 1,77 milioni di interventi, di cui oltre 334.000 nel 2018, anno in cui oltre il 40% di essi ha riguardato la sostituzione di serramenti, e per circa il 27% la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Gli investimenti attivati nel quinquennio ammontano a circa 16,8 miliardi di euro.
Dall’avvio del meccanismo (2007) gli investimenti mobilitati dalle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici sono pari a 38,8 miliardi di euro con una riduzione dei consumi di energia di circa 1,41Mtep/anno.
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