In Aula del Senato si è svolto il question time alla presenza del Ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli che ha risposto ad alcune Interrogazioni a risposta orale.
In particolare, nel rispondere all’Interrogazione n. 3-01385 (Faraone-IV) sulla possibilità di procedere ad altri commissariamenti oltre a quelli già effettuati e sullo stato dei lavori di semplificazione in materia di appalti per sbloccare e dare impulso alla realizzazione di infrastrutture strategiche, ha evidenziato in particolare che:
-con riguardo alla nomina dei commissari straordinari prevista dal c.d. DL Sblocca cantieri, “gli uffici del Ministero hanno proceduto alla ricognizione di tutte le opere pubbliche già programmate e bloccate, assumendo tutte le iniziative necessarie per il superamento delle problematiche che ne avevano impedito l’avvio, ovvero ostacolato la realizzazione. Siamo arrivati ad individuare ad oggi complessivamente ventuno opere prioritarie che, per la complessità delle procedure o per i riflessi sul territorio nonché per le implicazioni occupazionali, richiedono una gestione commissariale speciale capace di accelerarne la realizzazione. Si tratta di sette opere in ambito ferroviario; otto opere in ambito idrico, di cui cinque per la messa in sicurezza e tre per il completamento delle opere idriche; e sei per le opere infrastrutturali stradali”;
-“lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di individuazione delle opere da commissariare e di nomina dei commissari è stato già predisposto e nei prossimi giorni sarà inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il relativo iter previsto dalla legge”;
-“In parallelo, nella consapevolezza di dover assicurare un quadro giuridico di riferimento con regole certe e facile attuazione, nonché procedure trasparenti e celeri, abbiamo istituito un’apposita commissione ministeriale (composta da magistrati amministrativi, magistrati contabili, avvocati dello Stato e professori universitari), che è stata incaricata di procedere alla redazione del regolamento unico, ai sensi dell’articolo 216, comma 27-octies, del decreto legislativo n. 50 del 2016. Alla commissione ministeriale ho chiesto specifiche misure di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi, sia per le stazioni appaltanti sia per gli operatori economici, che possano determinare l’accelerazione dei tempi di affidamento, ovviamente nel quadro della legislazione attuale, essendo questo un atto di natura amministrativa. I lavori della commissione stanno per concludersi e nei prossimi giorni verrà richiesta l’iscrizione all’ordine del giorno della riunione preparatoria del Consiglio dei ministri.
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Nel rispondere all’Interrogazione n. 3-01381 (D’Arienzo-PD) sugli interventi e le opere infrastrutturali che potranno essere sbloccate nei prossimi mesi per favorire, tra l’altro, la ripresa economica e l’occupazione, incentivare la crescita e lo sviluppo dell’Italia, la connettività e la mobilità sostenibile ha evidenziato in particolare che:
-“è indubbio, infatti, che gli investimenti pubblici siano indispensabili per la crescita del Paese”;
-“alla domanda su quali opere infrastrutturali verranno avviate nei prossimi mesi, rispondo che al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti risultano assegnate, prima dell’approvazione dell’ultima legge di bilancio, risorse per circa 50 miliardi di euro, da utilizzare nei prossimi quindici anni, per la realizzazione di interventi nei vari settori di nostra competenza. La legge di bilancio per il 2020 ha aggiunto 30 miliardi di euro per la realizzazione di investimenti da parte delle amministrazioni centrali, ma anche periferiche, in opere pubbliche, per la messa in sicurezza della rete viaria, dei ponti e dei viadotti, nonché per la realizzazione di programmi innovativi per la qualità dell’abitare: solo per questo sono stanziati 850 milioni di euro”;
-“molto importante saranno l’approvazione del regolamento unico, che ha qualche settimana di ritardo, per l’esigenza di condividere con gli stakeholder questo testo e, ovviamente, tutte le attività legate all’aggiornamento dei contratti di programma, sia dell’ANAS, ma in particolar modo di Rete ferroviaria italiana”;
-“in appena centosessantadue giorni, già con questa attività di natura politica e amministrativa, sono stati sbloccati opere e finanziamenti ad enti locali per altre opere e trasporti, immediatamente cantierabili, per un valore complessivo di 9,6 miliardi di euro. Cito alcuni degli interventi sbloccati: 470 milioni di euro per la messa in sicurezza di linee ferroviarie locali, 250 milioni di euro per gli interventi relativi ai ponti del bacino del Po, 250 milioni di euro per il piano straordinari invasi, 500 milioni di euro per la Campogalliano Sassuolo, attesa da vent’anni, 75 milioni di euro per la salvaguardia della laguna di Venezia, 460 milioni di euro per la statale Telesina, 1,3 miliardi di euro per la statale Ionica, dove peraltro sarò il 10 marzo, oltre ai 750 milioni di euro della Ragusa Catania, che saranno oggetto della delibera del prossimo CIPE”;
-“lo scorso di mese di dicembre abbiamo sbloccato 2,3 miliardi di euro, che abbiamo assegnato ai Comuni per lo sviluppo di sistemi di trasporto rapido di massa e 2,2 miliardi di euro, che abbiamo assegnato alle Regioni, per il rinnovo di autobus, con tecnologie alternative, nell’ambito del Piano nazionale strategico per la mobilità sostenibile”.
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Nel rispondere all’Interrogazione n. 3-01383 (Bernini-FI) sulle iniziative da adottare per rilanciare gli investimenti pubblici e privati in infrastrutture nel Mezzogiorno e nelle isole ha evidenziato in particolare che:
– “è precipuo intendimento del Governo porre in essere tutte le iniziative necessarie per dotare le Regioni del Sud del Paese di un adeguato sistema di infrastrutture”;
-“con specifico riguardo alle infrastrutture viarie, evidenzio che l’aggiornamento del Contratto di programma ANAS 2016-2020 prevede l’attivazione di 255 interventi (nuove opere, adeguamenti e messa in sicurezza, completamenti di itinerari esistenti) per un investimento di circa 20,1 miliardi di euro, cui si aggiungono 8,2 miliardi di investimenti in manutenzione programmata ed ulteriori investimenti per 1,2 miliardi. Il volume complessivo degli interventi effettuati da ANAS è, dunque, di circa 30 miliardi di euro. Ebbene, circa 16 miliardi – ovvero il 52 per cento del totale – sono destinati al Sud e alle isole”;
-“con specifico riguardo alla rete infrastrutturale ferroviaria, rappresento che il Contratto di programma investimenti RFI 2017-2021 prevede l’effettuazione di interventi al Sud pari al 36 per cento delle risorse stanziate, percentuale che, in sede di aggiornamento per gli anni 2018 e 2019, è stata elevata rispettivamente al 48 per cento e al 41 per cento”;
-“gli uffici del Ministero sono al lavoro per la revisione del piano nazionale degli aeroporti, nonché per l’individuazione delle misure che possano rendere maggiormente competitiva la rete dei porti italiani, anche attraverso pesanti interventi sull’intermodalità”.
Per le ulteriori Interrogazioni, Mozioni e Risoluzioni presentate in Parlamento si veda, da ultimo, la Notizia “In Evidenza” Atti di indirizzo e controllo dell’11 febbraio 2020.
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