Illustrati a Montecitorio, dal presidente dell’Inail, i dati sull’andamento infortunistico e delle malattie professionali nel 2019
Sono stati illustrati dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, al presidente della Camera dei deputati e alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, i dati sull’andamento infortunistico e delle malattie professionali nel 2019 e i risultati più rilevanti ottenuti dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti.
Bettoni ha richiamato tutti gli attori istituzionali, le parti sociali, il mondo produttivo e la società civile a un impegno straordinario per fare della sicurezza sul lavoro una vera priorità sociale.
Nella Relazione annuale la premessa è stata dedicata alle numerose iniziative promosse dall’Inail, negli ultimi mesi, per fronteggiare l’emergenza da nuovo Coronavirus.
Nella sezione Infortuni sul lavoro si legge che gli infortuni denunciati all’Istituto nel 2019 sono stati 644.803, un numero sostanzialmente stabile rispetto al 2018 (-0,09%). Gli infortuni riconosciuti “sul lavoro” sono 405.538, di cui circa il 18,6% avvenuti “fuori dell’azienda” (cioè in occasione di lavoro “con mezzo di trasporto” e “in itinere”, nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro).
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 1.156, in calo dell’8,5% rispetto al 2018. I decessi accertati “sul lavoro” dall’Istituto sono 628, il 17,2% in meno rispetto al 2018, di cui 362, pari al 57,6%, occorsi “fuori dell’azienda” (52 casi sono ancora in istruttoria).
Le denunce di infortunio nel settore di attività economica F Costruzioni, sono state 33.665, mentre quelle con esito mortale sono state 126.
Per quanto riguarda le Malattie professionali, i dati del 2019 confermano il progressivo incremento delle denunce di malattia professionale che ha caratterizzato l’ultimo decennio, in seguito alle campagne di sensibilizzazione sulla tutela assicurativa e agli interventi normativi che hanno ampliato l’elenco delle patologie che godono della presunzione legale di origine lavorativa.
Le 61.201 malattie denunciate nel 2019 sono il 2,9% in più rispetto all’anno precedente e oltre il 40% in più rispetto al 2010. È stata riconosciuta la causa professionale al 36,7%, mentre il 2,7% dei casi è ancora in istruttoria.
Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 43.700, il 40,3% dei quali per causa professionale riconosciuta. I lavoratori con patologia asbesto-correlata sono stati poco più di 1.500, quelli deceduti nel 2019 con riconoscimento di malattia professionale 1.018 (il 24,6% in meno rispetto all’anno precedente), di cui 212 per silicosi/asbestosi.
La Relazione 2019 e l’appendice statistica sono disponibili sul sito dell’Inail.
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