Recepite nei pareri delle Commissioni della Camere alcune istanze illustrate da ANCE in audizione: un’ambiziosa strategia nazionale per le aree urbane incentrata su riqualificazione del patrimonio edilizio e rigenerazione urbana; proroga almeno triennale del super bonus 110%; rafforzamento del pacchetto Impresa 4.0 e formazione dei lavoratori
Il Parlamento ha avviato un’attività conoscitiva e di approfondimento ai fini dell’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund, il nuovo strumento adottato lo scorso 21 luglio dal Consiglio Europeo per superare la grave crisi economico-sociale determinata dalla pandemia.
In particolare, le Commissioni parlamentari della Camera hanno svolto un ciclo preliminare di audizioni ed approvato, in sede consultiva e per gli aspetti di specifica competenza, le loro proposte. Il complesso dei rilievi verrà inviato alla Commissione Bilancio che approverà un proprio documento di proposte per l’Aula.
Al riguardo, le Commissioni Ambiente e Attività Produttive hanno formulato numerose proposte di interesse, recependo alcune istanze dell’ANCE illustrate nel corso delle audizioni svolte (v. notizie di “Interventi” del 9 e dell’11 settembre u.s.).
La Commissione Ambiente ha formulato, in particolare, le seguenti proposte:
–appare urgente investire nella transizione verde del sistema produttivo, che si fondi, da un lato, sulla promozione di una produzione e di un uso puliti ed efficienti dell’energia e, dall’altro, sull’affermazione di modelli di economia circolare centrati sul riuso delle materie prime seconde. In particolare occorre:
–potenziamento e introduzione «a regime» delle misure per favorire l’aggiornamento del sistema produttivo e l’innovazione d’azienda, rafforzamento del pacchetto Impresa 4.0 con specifica attenzione alle PMI;
– sostegno all’efficientamento industriale dei processi produttivi (in termini di uso di materie prime, di energia e di fluidi di lavoro) e sviluppo ed ottimizzazione dei prodotti. Orientare ed assistere con misure specifiche le imprese per la ridefinizione delle proprie filiere in chiave di maggiore sostenibilità e di economia circolare.
–nel settore degli edifici residenziali (privati e pubblici) sostenere la riqualificazione energetica stabilizzando per il periodo 2022-2024 il «Superecobonus» e «Sismabonus» promuovendo nel settore dell’edilizia una sempre maggiore rigenerazione tesa alla riduzione dei consumi energetici;
-uso della leva fiscale per incentivare la patrimonializzazione delle imprese, la loro crescita dimensionale anche mediante fusioni e acquisizioni ed il reinvestimento degli utili in azienda, prevedendo anche nuove e più rilevanti misure di sostegno ai prestiti alle imprese, al fine di garantire la necessaria liquidità con specifico riferimento a forme di intervento atte a sostenere le micro e piccole aziende aiutando anche le reti d’impresa;
–supportare il ruolo di attori pubblici (CDP, Invitalia) per il rafforzamento della leadership e delle connessioni nella filiera incentivando l’investimento di fondi pensione e casse di previdenza in tutte le asset class di private capital;
-sviluppo e attuazione di un piano nazione per la smart mobility e per favorire la share mobility ;
– rendere più facile il fare impresa, raccordare in modo migliore le procedure autorizzative fra i diversi attori pubblici continuando un’azione di semplificazione normativa e semplificazione amministrativo-procedurale;
– rafforzare la capacità delle imprese e del tessuto produttivo in generale di programmare in maniera sistematica politiche di formazione dei lavoratori, specie di quelli in possesso di titolo di studio secondario o terziario;
-destinare una serie degli investimenti pubblici previsti dal Next Generation EU alla crescita dell’ecosistema del venture capital italiano, favorendo la nascita di nuovi fondi, l’attrazione di fondi esteri e il rientro di talenti che tornino in Italia a lavorare in questo ecosistema;
– sostenere un grande piano di riqualificazione delle strutture ricettive e termali presenti sul territorio anche estendendo e stabilizzando le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni orientate al risparmio energetico e alla messa in sicurezza sismica degli edifici (»Ecobonus» e «Sismabonus» 110 per cento secondo la normativa vigente);
-definire progetti atti a promuovere e sostenere il «prodotto turistico» che affianchi gli attuali «cluster» portanti valorizzando luoghi e percorsi del territorio ora marginali e rinvigorendo anche un’offerta turistica mirata (ad esempio turismo sostenibile, di ritorno, sanitario dall’estero ecc.);
-sviluppare la Rete dei cammini (con interventi per la messa in sicurezza, la segnaletica, l’ospitalità, favorire la maggiore partecipazione delle comunità locali ai progetti) in particolare per quanto riguarda il turismo sostenibile e responsabile e la promozione del turismo interno e dei borghi;
-creare una piattaforma turistica nazionale con relativo sistema di promozione e commercializzazione del turismo e relativo monitoraggio dei flussi;
–riqualificazione delle infrastrutture logistiche per il Commercio essenziali e di collegamento, nuova edilizia pubblica nei settori di servizio per le comunità locali, agevolazioni fiscali in favore delle imprese insediate nei centri storici urbani e nei piccoli comuni, recupero del piccolo commercio all’interno dei centri urbani, interventi per la rigenerazione urbana soprattutto delle aree interne e delle aree costiere;
– avvio di un ampio piano di misure fiscali volte a incentivare l’economia circolare con detrazioni fiscali e crediti d’imposta sulle spese sostenute per l’acquisto di prodotti riciclati o per l’adeguamento tecnologico dei processi produttivi, sia in termini di agevolazioni o riduzioni delle imposte, anche locali, per quelle imprese che abbiano volontariamente adottato iniziative green, favorendo le filiere nazionali del riciclo e del riuso;
-favorire il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica. Nel caso dell’edilizia residenziale, sia pubblica che privata, l’estensione temporale almeno al 2022-2024 dei c.d «ecobonus» e «sismabous» al 110 per cento appare necessario ampliandolo anche alle strutture commerciali e turistiche. Nel caso dell’industria è invece importante e non rimandabile riorganizzare i meccanismi di sostegno (es. certificati bianchi) che consento la diagnostica, la progettazione e la realizzazione di interventi su linee e processi produttivi;
– creare le condizioni affinché nei territori possano sorgere ex-novo o possano potenziarsi insediamenti infrastrutturali in grado di determinare una contaminazione tra formazione terziaria, laboratori pubblici e privati di ricerca, iniziative di formazione avanzata per il mondo del lavoro, iniziative per la promozione di imprese innovative, iniziative per la coesione sociale e lo sviluppo economico dei territori e delle città.
Link parere Commissione Ambiente
Link parere Commissione Attività produttive
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