Si è svolta nella sede di via Guattani, a Roma, la prima Giornata nazionale dell’ingegneria economica, organizzata da Ance insieme al Consiglio nazionale degli ingegneri, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il capo dipartimento per le opere pubbliche e politiche abitative del ministero delle Infrastrutture, Calogero Mauceri.
Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di mettere l’accento sulla sinergia necessaria tra aspetti tecnici e economici nella realizzazione di un’opera, come ben delineato dalle parole del vicepresidente Ance, Massimo Angelo Deldossi, in apertura dei lavori: “Con questa giornata vogliamo fare un passo avanti per unire economia e ingegneria, perché oggi ci viene richiesto di realizzare progetti sempre più complessi e che siano sostenibili dal punto di vista non solo ambientale ma anche economico. Ma per gestire questa complessità serve una cassetta degli attrezzi con tutti gli strumenti che integrino i due momenti. Nella realizzazione di un’opera la stretta collaborazione tra imprese e progettisti si traduce nel rispetto dei tempi e dei costi”.
Parole che hanno trovato conferma nelle dichiarazioni del presidente Cni, Angelo Domenico Perrini, che ha sottolineato quanto “sui grandi temi che riguardano lo sviluppo del Paese, in particolare la transizione energetica, la transizione digitale, la sostenibilità edilizia e la rigenerazione urbana è fondamentale la discussione e il confronto, avendo come obiettivo l’innovazione”.
Ricca la giornata di lavori, con una sessione dedicata all’approfondimento del principio della fiducia contenuto nel nuovo Codice dei Contratti e una sulle valutazioni immobiliari e la sostenibilità, con la partecipazione del vicepresidente Ance, Stefano Betti, che ha definito “impensabile che i costi della direttiva case green siano solo a carico dello Stato o dei cittadini. Serve uno sforzo creativo – ha aggiunto Betti – per trovare nuove forme di sostegno oltre a misure urbanistiche per la rigenerazione”.
A seguire una tavola rotonda ha affrontato il tema delle opportunità derivanti dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, a cui ha preso parte il vicepresidente Ance, Piero Petrucco, che ha sottolineato: “Per valorizzare il patrimonio pubblico dopo la fine del Pnrr occorre favorire la cultura del partenariato pubblico privato. Un’opportunità per imprese e Pa considerata la carenza di risorse pubbliche”.
Nel pomeriggio spazio a un esempio di successo nella collaborazione pubblico-privato in ambito social housing con il caso Parma, e due dibattitti finali, uno sulla contabilizzazione degli investimenti e un altro sulle iniziative di partenariato in ambito sanitario.
Prima parte
Seconda parte
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