Mercoledì 8 ottobre si è svolta la seduta n. 144 del Consiglio dei Ministri. In particolare:
RIFORMA DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA
Il CdM ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della delega di cui all’articolo 19 della legge 5 marzo 2024, n. 21, per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal Testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel Codice civile nonché per la modifica di ulteriori disposizioni vigenti al fine di assicurarne il miglior coordinamento. Si introducono, tra l’altro:
- la nuova figura delle società di partenariato, costituite nella forma di società in accomandita per azioni e destinate all’investimento collettivo in operazioni di private equity e venture capital;
- l’inclusione degli enti previdenziali privatizzati tra i clienti professionali di diritto, al fine di semplificare la loro operatività e favorire la canalizzazione degli investimenti verso le imprese;
- modifiche al Codice civile volte a disciplinare in modo autonomo ed esaustivo i tre sistemi alternativi di amministrazione e controllo, assicurando maggiore discrezionalità nella scelta del modello di governance e rafforzando l’attrattività delle società italiane, rendendo i sistemi più facilmente riconoscibili anche da parte degli investitori esteri.
- revisione dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria. Si introduce la soglia unica del 30 % di partecipazione (o diritti di voto) come presupposto per l’obbligo di OPA totalitaria, eliminando la soglia precedente per le società diverse dalle PMI per una maggiore coerenza con gli ordinamenti europei;
- acquisto totalitario su autorizzazione dei soci. Si prevede una nuova procedura che consente all’assemblea straordinaria delle società quotate di deliberare l’acquisto totalitario delle azioni da parte di un soggetto individuato, richiedendo il voto favorevole della maggioranza dei soci presenti in assemblea diversi dal socio acquirente o da chi detenga una partecipazione significativa;
- semplificazione degli oneri informativi;
- modalità di svolgimento dell’Assemblea;
- regime per neo-quotate e PMI. Viene introdotto un regime semplificato (opt-in) che valorizza l’autonomia statutaria per gli emittenti di nuova quotazione e le PMI quotate che non abbiano superato il limite di capitalizzazione di 1 miliardo di euro;
- responsabilità del Collegio sindacale. Si esclude la limitazione di responsabilità prevista dal Codice civile per i componenti del Collegio sindacale delle società quotate.
ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE
- Ø Attuazione della direttiva (UE) 2023/2668 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 novembre 2023, che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro (decreto legislativo – esame preliminare)
- Il decreto rafforza la protezione dei lavoratori esposti all’amianto, abbassando drasticamente il limite di esposizione professionale (da 100.000 a 2.000 fibre per metro cubo);
- si introduce l’obbligo di valutare la priorità di rimozione dell’amianto in edifici e navi e di assicurare l’adeguata formazione dei lavoratori;
- viene esteso a 40 anni (dopo la fine dell’esposizione) l’obbligo di conservazione delle cartelle sanitarie e della documentazione sulla formazione e sull’esposizione, a tutela della salute a lungo termine.
- Ø Recepimento della direttiva (UE) 2024/1226, relativa alla definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’Unione (decreto legislativo – esame preliminare) (Ministro della giustizia)
- Il decreto inserisce un nuovo Capo I-bis (Delitti contro la politica estera e la sicurezza comune dell’Unione Europea) nel Codice penale, che prevede la pena della reclusione da due a sei anni e multe fino a 250.000 euro per chi, per esempio, mette a disposizione fondi a persone o entità designate, o omette di congelare risorse economiche;
- è sanzionata la violazione colposa o la grave negligenza;
- il decreto introduce la responsabilità penale degli enti per i nuovi reati e stabilisce la confisca obbligatoria del profitto, del prodotto o del prezzo del reato.
- Ø Recepimento della direttiva (UE) 2023/2413 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 ottobre 2023, che modifica la direttiva (UE) 2018/2001, il regolamento (UE) 2018/1999 e la direttiva n. 98/70/CE per quanto riguarda la promozione dell’energia da fonti rinnovabili e che abroga la direttiva (UE) 2015/652 del Consiglio (decreto legislativo – esame preliminare)
- Il decreto attua la direttiva RED III, elevando l’obiettivo vincolante dell’Unione Europea per le energie rinnovabili al 42,5 % entro il 2030;
- l’intervento mira ad accelerare l’installazione di nuovi impianti, in particolare tramite la designazione di “zone di accelerazione” (go-to areas) con procedure di autorizzazione semplificate e veloci (massimo 12 mesi);
- vengono introdotti nuovi obiettivi settoriali vincolanti per l’industria (uso di idrogeno verde) e per i trasporti (riduzione dell’intensità dei gas serra), migliorando anche la sostenibilità della bioenergia.
- Ø Attuazione della direttiva (UE) 2024/884 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 marzo 2024 che modifica la direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE (decreto legislativo – esame preliminare)
- Il provvedimento attua modifiche alla normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), in particolare per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici (PV);
- il decreto chiarisce che l’onere finanziario per la gestione del fine vita è a carico dei produttori per i PV immessi sul mercato a partire dal 13 agosto 2012. Questa modifica rimuove l’obbligo che era precedentemente posto sui produttori per il finanziamento dei PV domestici e professionali non incentivati anteriori a tale data, razionalizzando il sistema di finanziamento.
- Ø Attuazione della direttiva 2023/2226/UE del Consiglio, del 17 ottobre 2023, recante modifica della direttiva 2011/16/UE, relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (decreto legislativo – esame preliminare)
- Il provvedimento recepisce la direttiva DAC-8, introducendo l’obbligo di comunicazione e lo scambio automatico di dati sulle operazioni in cripto-attività da parte dei gestori, estendendo così l’ambito della cooperazione amministrativa internazionale nel settore fiscale.
- Ø Recepimento della direttiva (UE) 2024/1619 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2024, che modifica la direttiva 2013/36/UE per quanto riguarda i poteri di vigilanza, le sanzioni, le succursali di paesi terzi e i rischi ambientali, sociali e di governance e adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1623 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2024, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto concerne i requisiti per il rischio di credito, il rischio di aggiustamento della valutazione del credito, il rischio operativo, il rischio di mercato e l’output floor (decreto legislativo – esame preliminare)
- Il decreto completa la riforma “Basilea 3” a livello europeo, recependo le modifiche ai requisiti di vigilanza (CRD VI) e al regolamento sui requisiti prudenziali (CRR III).
INFORMATIVE
Il Presidente Giorgia Meloni ha svolto tre informative, in merito al ricorso alla decretazione d’urgenza, all’istruttoria sugli schemi di direttive europee e agli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale funzionali ai territori ad alta vulnerabilità (decreto Caivano-bis);
il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha svolto una informativa in merito alle interlocuzioni con la Commissione europea sulle concessioni balneari.
PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA
Il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti ha illustrato la Relazione consuntiva per l’anno 2024 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, ai sensi dell’articolo 13, legge 24 dicembre 2012, n. 234. Il documento si articola in quattro parti principali, che riflettono le priorità indicate dalla Commissione europea per il 2024:
- Parte I – Sviluppo del processo di integrazione europea. Ha evidenziato il ruolo attivo dell’Italia nella definizione dell’Agenda strategica 2024-2029, in particolare su: allargamento dell’UE, migrazioni, sicurezza economica e difesa. Di rilievo anche la partecipazione italiana alla revisione della governance economica europea, volta a garantire sostenibilità delle finanze pubbliche e stabilità macroeconomica, in stretta connessione con il controllo della spesa pubblica.
- Parte II – Politiche strategiche. Si focalizza l’attuazione delle priorità strategiche dell’Unione Europea, che includono la transizione verde e digitale, l’inclusione economica e sociale, la tutela dello stile di vita europeo e il rafforzamento della democrazia.
- Parte III – L’Europa nel mondo: sicurezza, difesa e migrazione. In materia migratoria, l’Italia ha sostenuto con impegno l’attuazione del Nuovo Patto su Migrazione e Asilo, contribuendo al rilancio del dialogo con i Paesi del Vicinato Sud e dell’Africa. Tale impegno si è tradotto in iniziative concrete di cooperazione allo sviluppo e promozione della mobilità legale, tra cui si distingue in particolare il “Piano Mattei”, che rappresenta un elemento centrale della strategia italiana nei rapporti con il Continente africano e mira a costruire partenariati su base paritaria, superando la logica donatore-beneficiario e generando benefici e opportunità reciproche.
- Parte IV – Coordinamento nazionale e politiche di coesione.
Per informazioni rivolgersi a: