Sono stati assegnati, in sede referente, alla Commissione Finanze del Senato, tre disegni di legge recanti, rispettivamente, “Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia”” (DDL 413/S, primo firmatario il Sen. Rosario Costa del Gruppo parlamentare PdL), “Disposizione in materia di garanzia sovrana dello Stato sui crediti vantati dai cittadini, enti ed imprese italiane per i beni, lavori e servizi effettuati in Libia dal 1° gennaio 1970 al 28 ottobre 2002“ (DDL 465/S, primo firmatario il Sen. Carlo Amedeo Giovanardi del Gruppo parlamentare PdL) e “Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia”” (DDL 508/S, primo firmatario il Sen. Barbolini Giuliano del Gruppo parlamentare PD).
I provvedimenti, esaminati congiuntamente (Relatore il Sen. Gianvittore Vaccari del Gruppo parlamentare LNP), sono diretti a risolvere la questione dei crediti vantati da imprese italiane verso la Libia.
In particolare, i disegni di legge prevedono che lo Stato italiano si faccia garante del pagamento, da parte del Governo libico, dei crediti maturati da cittadini, enti e società italiane nei confronti della Libia attraverso la concessione di una garanzia sovrana finalizzata allo smobilizzo dei crediti insoluti non assicurati. La suddetta garanzia sovrana viene fissata in 650 milioni di euro, con durata massima di cinque anni.
L`accesso ai benefici previsti dai disegni di legge è riservato ai cittadini, agli enti e alle società italiane titolari di beni, diritti e interessi maturati in seguito alla fornitura di beni, servizi o lavori eseguiti in Libia dal 1° gennaio 1970 al 28 ottobre 2002 che abbiano subito una lesione della propria posizione creditoria a seguito di confische, sequestri e altri provvedimenti limitativi adottati dalle autorità libiche.
Viene previsto che la determinazione quantitativa dei crediti viene effettuata da una commissione paritetica italo-libica disciplinata dagli stessi provvedimenti legislativi a cui partecipa, in sede di prima convocazione, Confindustria, l`Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) e l`Associazione italiana per i rapporti italo-libici (AIRL).
Infine, a seguito della ricognizione del credito, il Ministero dell`Economia e delle finanze rilascerà al titolare del credito la garanzia sovrana dello Stato per l`importo determinato dalla commissione paritetica.