CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– DDL su “Disposizioni in materia di criteri di priorità per l’esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi” (DDL 1994/C).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento, con modifiche al testo approvato dalla Commissione Giustizia.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 3
Viene modificata la norma relativa al Fondo per le demolizioni delle opere edilizie abusive, specificando, in particolare, che il fondo finalizzato all’erogazione di finanziamenti ai comuni per l’integrazione delle risorse necessarie per gli interventi di demolizione di opere abusive, comporta uno stanziamento pari a 5 milioni di euro per l’anno 2016 e a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020.
Emendamento 3.100
Art. 4
Viene modificata la norma relativa alla Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio prevedendo la possibilità per gli uffici competenti di avvalersi della Banca dati nazionale sull’abusivismo al fine di garantire la trasparenza l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa di repressione dell’abusivismo;
Emendamento 4.1 (primo firmatario On. Chiara Braga, del Gruppo PD)
Comma aggiuntivo
Viene integrato la norma relativa alla Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio, con l’introduzione della redazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, entro il 31 marzo di ogni anno, di una relazione sull’andamento dell’abusivismo edilizio, sulle demolizioni effettuate, sull’attuazione e l’efficacia delle norme di prevenzione e repressione come previste dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al DPR n.380/01.
Emendamento 4.6 (primo firmatario On. Ermete Realacci, PD)
Viene modificata la norma relativa alla Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio con una previsione, in merito alla copertura finanziaria del funzionamento della Banca di dati nazionale.
Emendamento 4.100
Il provvedimento conferma per la fase dell’esecuzione delle demolizioni l’attuale sistema binario previsto dal DPR 380/01 che vede la competenza dell’autorità giudiziaria in presenza della condanna definitiva del giudice penale per i reati di abusivismo edilizio, ove la demolizione non sia stata ancora eseguita e delle autorità amministrative (comuni, regioni e prefetture) che procedono con le forme del procedimento amministrativo. Con l’intento di razionalizzare le procedure di demolizione, vengono altresì introdotti criteri per l’esecuzione degli ordini di demolizione delle opere abusive disposti ai sensi dell’art. 31 del DPR 380/01 e degli ordini di rimessione in pristino dello stato dei luoghi, con particolare riguardo agli immobili di rilevante impatto ambientale, agli immobili che rappresentano un pericolo per la pubblica o privata incolumità, agli immobili nella disponibilità di soggetti condannati per reati di associazione mafiosa (o commessi avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 416-bis c.p.) o di soggetti colpiti da misure prevenzione.
Il provvedimento torna ora all’esame del Senato.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– Decreto legge n. 42 del 29 marzo 2016 recante “Disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca” (DDL 3822/C).
La Commissione Cultura ha approvato in sede referente, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto nel testo trasmesso dal Senato.
Il provvedimento, in particolare, introduce alcune disposizioni urgenti per garantire la funzionalità del sistema scolastico prorogando e rifinanziando il programma “Scuole Belle” dal 1° aprile 2016 al 30 novembre 2016.
Il decreto legge, che scade il 28 maggio 2016, passa ora all’esame dell’Aula.
– DDL su “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” (DDL 2617-B/C).
La Commissione Affari sociali ha approvato, in sede referente, in terza lettura, il provvedimento in oggetto, nel testo trasmesso dal Senato.
Il provvedimento conferisce una delega al Governo – da esercitarsi entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge – per la disciplina del Terzo settore, di cui viene data apposita definizione, dalla quale sono esclusi le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati e le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche. Tra gli ambiti di intervento della delega vengono indicati, in particolare: -il riordino e la revisione organica della disciplina speciale e delle altre disposizioni vigenti, relative agli enti del Terzo settore; la revisione della disciplina contenuta nel codice civile in tema di associazioni e fondazioni private senza scopo di lucro; la revisione della disciplina in materia di impresa sociale; la revisione della disciplina in materia di servizio civile nazionale.
Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/67/UE concernente l’applicazione della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi e recante modifica del regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno (“regolamento IMI”) (Atto n. 296).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema è finalizzato a dare attuazione alla direttiva 2014/67/UE del 15 maggio 2014, concernente l’applicazione della dir. 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi. La direttiva reca un insieme di disposizioni e misure volte a migliorare e uniformare l’applicazione nella pratica della direttiva 96/71/CE, che stabilisce le condizioni di lavoro e di impiego che le imprese devono rispettare nello Stato membro in cui effettuano l’eventuale distacco di lavoratori, affinché possa essere garantito un livello, minimo e omogeneo, di tutela degli stessi.
Il provvedimento, dopo l’espressione del parere della corrispondente Commissione del Senato tornerà in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.